Hakan Calhanoglu dell’Inter completamente diverso dall’Hakan Calhanoglu del Milan. Ne parla proprio il giornalista Alessandro De Calò sulle pagine della Gazzetta dello Sport sottolineando la grandissima trasformazione del suddetto giocatore nel periodo che ha sancito l’addio ai rossoneri e l’approdo nella squadra di Simone Inzaghi.
De calò continua: “Nell’Inter che chiude al comando questo 2021 molto nero e azzurro, la vera differenza ha il passo classico e determinato di Hakan Calhanoglu. Quella di mercoledì scorso contro il Toro non è stata la sua partita migliore ma conta la linea di tendenza, il peso della qualità che ha aggiunto alla squadra di Simone Inzaghi. Fin dal suo arrivo a Milano, quattro anni fa in rossonero, il centrocampista turco era apparso come il figlio di un dio minore (…). La leadership si conquista sul campo e il turco l’ha fatto con 6 gol e 7 assist. Calhanoglu non è un accentratore, non forza tutte le volte la giocata: taglia e cuce, insegue e rammenda, ispira e conclude. Non è un vero 10 nel senso tradizionale, ma è anche qualcosa in più del vecchio 8. Sembra sia passata un’era geologica dalle prime apparizioni nel Milan“.
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