Sono stati inseguiti a lungo durante il calciomercato, su di loro è stato fatto un investimento importante da parte della società bianconera che ha superato i 100 milioni di euro. Ricordiamo poi che la scelta di puntare sui questi giocatori ha comportato anche il sacrificio di altri protagonisti importanti come Chiesa e Rabiot vanificando investimenti precedentemente compiuti.
Ora dovrebbe essere arrivato il momento in questa fitta serie di partite che attendono la Juventus d’ora in poi, per dare un senso alle scelte onerose e dolorose compiute in questa campagna acquisti.
Douglas Luiz e Teun Koopmeiners possono rappresentare una svolta strategica per il centrocampo della Juventus. A loro spetta il compito di dimostrare che il sacrificio fatto dalla Juventus per la loro acquisizione ha un valore importante.
I presupposti ci sono tutti. Partendo da uno degli elementi cardine del gioco di Motta: il rapido recupero della palla, la ri-aggressione dell’avversario quando entra in possesso palla.
Riconquistare il pallone in fase di transizione assume valore solo se, in quel momento, la squadra è in grado di trasformare la riconquista in azione offensiva approfittando del momento di squilibrio della squadra avversaria proiettata verso la transizione offensiva.
Per questo gioco servono giocatori in grado di aggredire l’avversario, riconquistare la palla ma soprattutto di attaccare gli spazi nella zona difensiva, di fare cambi di gioco verso la parte opposta rispetto alla zona di recupero, cercare attaccanti e incursori con lanci lunghi o palle filtranti ad assecondare i movimenti d’attacco.
Douglas Luiz e Teun Koopmeiners sono la mossa audace compiuta dalla dirigenza bianconera, che riflette la volontà della dirigenza di rafforzare la squadra con giocatori di talento e versatilità.
Luiz, con la sua abilità di giocoliere e creatore di spazi, e Koopmeiners, noto per la sua tecnica e capacità di inserimento, offrono alla Vecchia Signora una combinazione di qualità tecniche e tattiche che possono essere decisive nel corso della stagione. La loro probabile presenza in campo è vista come fondamentale per mantenere il passo in classifica e per tentare il ritorno alla vittoria dopo il pareggio con la Roma.
Particolare entusiasmo si avverte attorno a Koopmeiners, accolto con entusiasmo dai tifosi, che vedono in lui un giocatore capace di diventare un potenziale top player che tanto è mancato negli ultimi anni alla squadra. La Juventus, quindi, riparte con nuove ambizioni e con due giocatori chiave che potrebbero cambiare le sorti del campionato.
Il centrocampista brasiliano della Juventus, è noto per la sua eccellente tecnica e visione di gioco. Nato nel 1998 a Rio de Janeiro, Luiz ha iniziato la sua carriera professionistica nel Vasco da Gama, dove ha attirato l’attenzione di club europei per le sue prestazioni impressionanti. Con un’altezza di 1,77 metri e un peso di circa 66 kg, possiede un fisico compatto e muscoloso, ideale per un centrocampista che deve combinare abilità difensive e offensive. Con la sua capacità di leggere il gioco in anticipo, sempre apprezzata dai suoi allenatori, lo rendono capace di intercetti che interrompono le azioni avversarie. Si è dimostrato anche in grado di ribaltare la situazione con passaggi precisi sia filtranti verso il cuore dell’area avversaria che verso il fronte opposto per ribaltare l’azione dove c’è meno pressione. Inoltre, Luiz è dotato di un buon tiro da fuori e si può trasformare lui stesso in terminale offensivo. Dote che ha affinato in Premier League con l’Aston Villa sotto la guida di Unai Emery; insieme hanno lavorato sulla sua capacità negli inserimenti, rendendolo un abile finalizzatore.
Particolarmente prezioso anche in fase di costruzione del gioco per dare l’avvio all’azione dal basso, altro credo calcistico di Motta.
In fase di interdizione si disimpegna bene, mostrando una grande intelligenza tattica e una buona personalità. Queste qualità lo rendono un giocatore versatile, capace di ricoprire più ruoli nel centrocampo e di produrre un buon contributo in entrambe le fasi di gioco.
Il calciatore olandese e noto per la sua versatilità e abilità tecnica. Il suo ruolo principale è quello di mediano, posizione che gli permette di esprimere al meglio le sue qualità di recupero palla e di impostazione del gioco. La sua capacità di giocare anche come centrocampista centrale o difensore centrale lo rende un elemento prezioso per qualsiasi formazione. Mancino di piede, Koopmeiners si distingue per le sue conclusioni da fuori area e per essere un eccellente tiratore di rigori, avendo segnato 14 su 15 tentativi.
La dote più importante su cui punta Motta per la Juventus, è la sua visione di gioco e la precisione nei passaggi, sia corti che lunghi, che lo rendono un giocatore chiave nel centrocampo, capace di guidare l’azione e di supportare l’attacco con tiri precisi e assist intelligenti.
Al momento non può essere certamente al pieno della forma, ma i bianconeri puntano anche sulla sua resistenza e forza fisica che gli consentono di mantenere un alto livello di gioco per tutti i 90 minuti di partita.
La scelta dei due giocatori è nata dalla conoscenza approfondita delle loro caratteristiche tecniche e dalla possibilità di dare spessore e equilibrio al gioco che intende adottare Thiago Motta.
La loro presenza nella Juventus è vista come un elemento chiave per il rafforzamento del centrocampo e per la strategia di gioco della squadra.
Da oggi inizieremo a vedere se il sacrificio fatto dalla società potrà dare i frutti sperati e questi due elementi porteranno quella crescita complessiva della squadra. Obiettivo: colmare, almeno in parte, il gap che li ha separati dall’Inter nella scorsa stagione e se saranno in grado di competere a livello europeo con le migliori squadre del ranking.
Al campo il compito di emettere le sentenze.
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