“Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mr. Hyde” di Robert Luois Stevenson è perfetto per descrivere al meglio l’ondivaga performance di debutto del Milan del neo-allenatore Paulo Fonseca. Di pregi ce ne sono stati, in contrasto con quanto si era visto nell’ultima stagione di Stefano Pioli in rossonero, ma altrettanti sono stati i demeriti di una squadra che ha rischiato una sconfitta rovinosa in casa contro il Torino.
Tanti sono stati i problemi in alcune fasi del gioco e benché sia soltanto la prima giornata di campionato e ci sia logicamente la possibilità di rimediare col tempo, per il Milan è imperativo farlo quanto prima, in modo tale da evitare di commettere errori che possano costare caro nel corso di questa stagione.
Uno degli aspetti più positivi da evidenziare sono rappresentati senz’altro dall’intraprendenza dei centravanti usciti dalla panchina ed entrambi risultati decisivi, ovvero Alvaro Morata e Noah Okafor, entrambi autori di due reti decisive per scongiurare una sconfitta quanto meno evitabile in casa contro il Torino.
Lo spagnolo, salvo sorprese rappresentate da infortuni o dall’esplosione a grandi livelli di Okafor, sarà il titolare designato grazie alla sua innegabile ed incontestabile esperienza, mentre lo svizzero dovrà sgomitare un po’ di più per trovare il minutaggio. Certo è che se Luka Jovic è quello che si è visto ieri sera, per Okafor non sarà complesso riuscire ad essere promosso come seconda punta designata del Milan di Fonseca.
Ciò che è certo è che il Milan gode di un ottimo pacchetto di attaccanti, potendo contare su una punta titolare di livello internazionale assoluto (Morata) e su due riserve abbastanza affidabili (Okafor e Jovic).
In sostanza, al Milan i centravanti non mancano di certo.
Un altro giocatore che è apparso evidentemente rinato è senz’altro Mike Maignan che, dopo aver fatto una stagione al di sotto dei suoi standard a seguito di errori banali per uno come lui, non soltanto è rinato ad Euro 2024, ma che anche nella serata di ieri ha avuto modo di esaltarsi con parate prodigiose.
Decisive sono state in questo senso le sue parate nel primo tempo, mentre poco ha potuto nei due gol segnati dal Torino (il primo causato dalla follia di Thiaw, il secondo pure con Zapata pronto all’incornata vincente).
Da sottolineare inoltre la sua lucida intraprendenza a recupero inoltrato, quando si è prodigato in un’uscita coraggiosa per accelerare l’operazione dell’assalto finale del Milan per la ricerca del colpo di un clamoroso ed inaspettato 3-2.
Se l’attacco e Maignan ha dato segnali incoraggianti, lo stesso non lo si può dire per quanto concerne la fase difensiva, che è stata a dir poco terrificante anche aldilà degli errori dei singoli interpreti.
Certamente Malick Thiaw si è reso protagonista di due defaillance gravissime (soprattutto nel primo gol), ma sarebbe ingenuo non criticare la pessima perfomance generale dell’intero blocco difensivo, sempre messo alla berlina dai continui contropiedi del Torino.
Anche le pessime performance di Davide Calabria e Alexis Saelemaekers sulle rispettive fasce non hanno aiutato, con Valentino Lazaro e Raoul Bellanova che hanno potuto fare il bello e il cattivo tempo sulle loro zone di competenza.
In sostanza, una performance difensiva completamente da dimenticare, come del resto quelle del Milan di Stefano Pioli negli ultimi due anni.
Un’altra criticità significativa della partita di ieri sera contro il Torino, per altro intrinsecamente connessa con quanto di negativo è successo nella fase difensiva, riguarda certamente la formazione titolare schierata da Paulo Fonseca dal primo minuto.
Potrebbe essere stato un po’ troppo poco accorta l’idea di schierare Saelemaekers come terzino sinistro al posto di Theo Hernandez, così come anche l’idea generale di proporre un reparto di centrocampo che coprisse così poco le spalle ad un Bennacer che è lontano parente di quello della stagione 2022-2023 come condizione atletica.
Un aspetto che non ha certamente aiutato alla causa rossonera, caduta vittima di continui contropiedi che hanno colto gli uomini di Fonseca nella loro inadeguatezza tattica per quanto visto ieri sera.
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