Immaginate una città della Romagna tra le più popolose in Italia con 150.000 abitanti, che é riuscita a togliersi diverse soddisfazioni con le rappresentative cittadine in altri sport ma non é riuscita a fare altrettanto nel calcio, penalizzata nel confronto con una realtà più blasonata come il Cesena con cui fare i conti e che ha avuto un passato in Serie A.
Il Ravenna fondato nel 1913 e rifondato per l’ultima volta dopo l’ennesimo fallimento nel 2012, é l’attuale capolista del girone D di Serie D con tre punti di vantaggio sul Carpi, anch’essa società che ha assaggiato la massima divisione con in rosa Kevin Lasagna e quattro sulla Victor San Marino che rappresenta una eccezione in Italia. Ma i Leoni della Romagna la massima serie l’hanno sfiorata nella stagione 1996/1997 grazie ai gol dell’attaccante Stefan Schwoch, ex Napoli e Venezia oltre al Vicenza e sarà proprio questo sogno sfumato ad essere raccontato.
Il presidente Daniele Corvetta non si accontenta della promozione in C1 ottenuta l’anno precedente e nella stagione 1992/1993 allestisce una rosa che può contare sulla qualità di due giovani che faranno strada nel calcio italiano: Francesco Toldo tra i pali e Lamberto Zauli a centrocampo. A fine campionato i giallorossi chiudono al primo posto il girone A davanti al Vicenza e ottengono la prima storica promozione in Serie B.
La dirigenza ravennate ha messo in conto che il debutto assoluto in cadetteria sarebbe servito da esperienza e non fa drammi per il 18° posto finale al termine del campionato 1993/1994, che sancisce il mesto ritorno nella terza serie nazionale. E’ una annata positiva per un giovane attaccante di nome Christian Vieri che realizza 12 gol, ma non riesce ad evitare la retrocessione.
Ci vogliono due anni prima che la formazione romagnola riesca a compiere di nuovo il salto di categoria. Nella stagione 1994/1995 viene eliminata in semifinale playoff dalla Pistoiese, ma riesce di nuovo a fare suo il girone A in quella successiva grazie alle 21 reti di un attaccante nativo di Bolzano e proveniente dal Livorno: il suo nome é Stefan Schwoch. I Leoni si riaffacciano alla seconda serie del calcio italiano.
Il patron Corvetta per la seconda partecipazione assoluta al campionato di Serie B nella stagione 1996/1997, decide di affidarsi in panchina ad un giovane tecnico emergente che due anni prima aveva stupito tutti andando ad un passo dalla conquista della categoria, alla guida del piccolo Gualdo e che era stato fermato solo dal più attrezzato Avellino ai rigori nella finale playoff di C1: Walter Novellino. Tra i nuovi arrivi che portano la giusta dose di esperienza c’è anche l’attuale tecnico del Bari Beppe Iachini e l’esordio in casa allo stadio Bruno Benelli é ottimo, con un 2-1 rifilato al Venezia grazie al gol decisivo di Biliotti.
Alla seconda giornata arriva la sconfitta col Pescara, a cui fanno seguito due vittorie con Cremonese e Castel Di Sangro e un pareggio ottenuto contro la Lucchese. Il Ravenna é sorprendentemente in piena zona promozione quando perde il primo big match contro il Bari subendo due gol nei minuti finali. A novembre i giallorossi strappano un pareggio al Lecce capolista, ma nella settimana successiva accade un episodio che risulterà determinante a fine stagione, per le inaspettate chanches di promozione in Serie A che stavano coltivando gli uomini di Novellino.
Al Benelli i padroni di casa riescono a sconfiggere il Brescia candidato alla promozione per 2-1, grazie ai gol di Luppi e Buonocore ma i tifosi colpiscono l’estremo difensore delle Rondinelle Zunico con un petardo in testa. Il giudice sportivo non convalida il risultato finale e infligge tre punti di penalizzazione ai ravennati. La sanzione però non scalfisce più di tanto la squadra che fino a gennaio non perde più, trovando quattro vittorie di fila contro Chievo Verona, Cosenza, Salernitana e Cesena nel sentitissimo derby di andata.
Il pareggio col Padova precede le due sconfitte consecutive contro Genoa e Torino, che chiudono il girone d’andata. Il pareggio col Venezia e la seconda sconfitta stagionale col Pescara aprono la seconda metà di campionato, a cui fanno seguito due roboanti vittorie per 1-4 e 4-0 con l’Empoli di un giovanissimo Luca Toni e la Cremonese. A marzo si vendica della sconfitta dell’andata contro il Bari, battendo i pugliesi 2-0.
Ad aprile però il sogno promozione in Serie A per il Ravenna sfuma definitivamente, con le sconfitte consecutive contro Chievo Verona e Padova. Schwoch é molto meno determinante riuscendo a segnare solo 8 gol in 38 incontri, ma servendo più assist ai compagni rispetto alla stagione precedente. La squadra é comunque salva e da neopromossa può provare orgoglio per l’ottimo campionato disputato.
Nelle ultime tre giornate perde il derby di ritorno contro il Cesena, pareggia col Genoa ed espugna lo stadio Delle Alpi infliggendo uno storico 0-4 al Torino il 15 giugno 1997, data scolpita ancora oggi nel cuore dei tifosi ravennati. Chiude la stagione all’ottavo posto con 52 punti e che sarebbe stato il sesto, senza la penalizzazione di tre punti inflitta per i fatti del Benelli contro il Brescia. Il Ravenna ha disputato altri sei campionati di Serie B, con l’ultima apparizione nella stagione 2007/2008 ma questo resta il miglior risultato ottenuto dalla società romagnola.
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