Mirante 6,5: il voto è frutto del clamoroso intervento fatto registrare al 20â, quando, sugli sviluppi di un calcio dâangolo in favore dei rossoblĂš, salva il risultato sul destro a colpo sicuro di Soriano sventando la minaccia in corner. Le parate, al 30â e al 38â, sulle conclusione dalla distanza di Palacio e Barrow sono di certo piĂš semplici.
Mancini 6,5: è il primo a dare una scossa a una mediana troppo statica attraverso delle incursioni palla al piede volte a creare la superioritĂ numerica necessaria ai giallorossi per essere pericolosi dal centrocampo in avanti. Nella ripresa guida la retroguardia con facilitĂ grazie anche allâarrendevolezza degli emiliani.
Fazio 5,5: macchinoso e arrugginito, lâargentino è il piĂš in difficoltĂ tra i difensori della Roma. La sua prestazione è semplicemente quella che ci si aspettava dopo le tante partite giallorosse viste soltanto dalla panchina.
Ibanez 6 +: allâ8â salva un gol praticamente fatto deviando in corner il destro ravvicinato di Palacio. Regge lâimpatto offensivo del Bologna rendendo opaca la prestazione di Skov Olsen prima e di Orsolini poi.
Peres 6-: lâimpressione è che il brasiliano faccia tanta, troppa fatica a guadagnarsi la fiducia necessaria in fase di copertura, in cui ad emergere sono spesso e volentieri piĂš i difetti che i pregi. PiĂš facile sfruttare, in fase di possesso nei secondi 45â, le praterie partorite dai reparti eccessivamente distanti degli avversari. Sfruttarle totalmente e non a metĂ .
Villar 6: le rare geometrie del centrocampo romanista, nel primo tempo del match, vengono disegnate dai suoi piedi. Le doti tecniche non si discutono, motivo per cui è lecito e doveroso aspettarsi di piĂš dal 23enne di Murcia. Nel finale rischia di combinarla grossa regalando la sfera agli avversari in una posizione pericolosissima; lâintervento di Pellegrini evita allo spagnolo lâinsufficienza.
Diawara 6: perno centrale di un centrocampo  non precisissimo in fase di impostazione durante i primi 45â, sale in cattedra nella ripresa grazie a fulminei inserimenti che lasciano sul posto la difesa emiliana mancando, tuttavia, della luciditĂ giusta per piegare Skorupski. Dal 68â Veretout 6,5: la Roma, con il francese in campo, cambia passo. Dare unâocchiata alle difficoltĂ riscontrate dal Bologna nellâultima mezzâora per credere.
Reynolds 6: non ha ancora nelle corde i ritmi e i tatticismi del calcio italiano e si vede. Ciononostante, la prestazione del 19enne statunitense è degna della sufficienza al cospetto di un Dijks certamente non in serata di grazia. Dal 76â Karsdorp 6,5: la maggiore esperienza rispetto al compagno viene fuori nettamente nei 20 minuti a disposizione sul terreno di gioco dellâOlimpico.
Perez 5: abulico a dir poco, non riesce a far brillare mai il proprio talento in 76 giri dâorologio di ânon-giocoâ. Dal 76â Pellegrini 6: la freschezza apportata dal centrocampista della Nazionale alla manovra giallorossa appare evidente. Si può far meglio in quanto a precisione nei servizi ai compagni, è vero, ma non è del tutto indispensabile nei minuti finali di un match portato a casa con poco.
Pedro 6: i suoi strappi in velocitĂ sono i soli a far male al Bologna sino allâintervallo. Va bene la corsa, ma per un attaccante il gol è un elemento imprescindibile. Nel secondo tempo si perde nellâagiatezza dettata da un vantaggio mai messo in discussione dagli avversari dopo il âtè caldoâ. Dal 68â Mkhitaryan 6,5: delizioso con la palla tra i piedi, pittoresco nei potenziali assist da gol ai compagni. Peccato manchi nella freddezza e nellâegoismo necessari per mettersi in proprio con un gol.
Mayoral 7: al 44â trasforma in rete il regalo di Danilo, involandosi nella prateria lasciata sguarnita dal mancato intervento aereo del brasiliano e trafiggendo Skorupski per lâ1-0 giallorosso. Lâunico acuto dello spagnolo è il gol, un particolare non di poco conto in quel che sarebbe presto diventata nella resa la conquista del bottino pieno (e di misura) da parte di Fonseca e co. Dallâ84â Pastore sv.
Fonseca 6,5: sino a un secondo prima del fischio di inizio della gara, la sfida da vincere era ottenere il massimo col minimo indispensabile. Detto fatto per il tecnico portoghese, capace di piegare con una vittoria importantissima la noia mostrata dal turnover disposto in campo per lunghi tratti del match.
Un intreccio di mercato che coinvolge in un modo o nell'altro anche la Juve. La…
Il club bianconero viene 'in soccorso', in modo interessato, ai problemi della Roma: il colpo…
La dirigenza nerazzurra prepara un grande colpo da sogno direttamente dalla Premier League: Chivu esulta…
Clamorosa indiscrezione sul partner d'attacco di Lautaro all'Inter: le sirene dalla Premier potrebbero rivelarsi fatali…
L'infortunio al ginocchio ribalta tutto lo scenario: il destino di Rafael Leao cambia improvvisamente, i…
L'ex Juve è diventato improvvisamente uomo mercato: Inter e Milan sono molto interessate, si può…