Da mesi i vertici del calcio italiano vivono momenti di tensione e di scontro su diverse tematiche che riguardano il campionato di Serie A. La disputa sugli accordi per la vendita dei diritti tv, passando per le aspre polemiche sull’abolizione del Decreto Crescita che permetteva di sostenere  gli ingaggi elevati dei top player grazie all’intervento dello Stato, per chiudere con lo scontro andato in scena venerdì scorso in FIGC sul cambio di format tra Lotito e Marotta.Â
Proprio riguardo alla riunone e alla volontà di modificare l’assetto della massima divisione calcistica italiana, ci é andato giù pesante Urbano Cairo che ha attaccato apertamente le big Juventus, Inter e Milan di voler creare una mini Superlega, mentre lui e lo stesso Lotito difendono i diritti delle società medio-piccole.
Uscendo dall’assemblea di Via Rosellini che ha confermato il format della Serie A a 20 squadre, il presidente del Torino Urbano Cairo ha espresso con fermezza il proprio disappunto sulla volontà di Inter, Juventus e Milan di creare una sorta di mini Superlega riducendo il numero delle squadre partecipanti a 18:
L’incontro delle tre squadre non Ă© stato ben visto in Lega perchè i campionati piĂą importanti come quello spagnolo e quello inglese sono tutti a 20 squadre come il nostro e l’assemblea lo ha confermato, con una maggioranza schiacciante di 16 voti a 4 così come ha confermato il diritto di intesa (quorum di 14 voti dei rappresentati della Lega per cambiare il format ndr) e ho difeso questa scelta.Â
Loro volevano fare una mini Superlega parlandone con Gravina (presidente FIGC e vicepresidente UEFA ndr) ma hanno scelto il momento sbagliato perché non c’é nessuna spaccatura in atto. Giusto chiedere che la Lega Serie A abbia più autonomia perché traina da sola il calcio italiano, ma chi la rappresenta nel consiglio federale (Marotta ndr) non può agire per interesse personale
Il numero uno granata e di Rcs Mediagroup ha poi proseguito difendendo i diritti delle societĂ medio-piccole, della cui cerchia fa parte anche il Torino:
Il clima é stato assolutamente cordiale e nessuno ha chiesto le dimissioni di Marotta. Essendo una associazione di 20 squadre deve esserci rispetto reciproco e mi dispiace dirlo perché sono in buoni rapporti sia con lui, che con Scaroni e gli altri. La Lega Serie A deve mantenere la sua compattezza
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