Mentre sul campo la Juventus ha matematicamente raggiunto la qualificazione alla Champions League riscattando così la mancata partecipazione alle coppe europee di questa stagione, un fantasma del passato continua a tormentare l’ambiente bianconero. Non si placa infatti la querelle giudiziaria con l’ex stella Cristiano Ronaldo che pretende la restituzione di parte dello stipendio che era previsto da contratto, al momento del suo addio.
La cifra iniziale mancante fissata a 19,5 milioni di euro, é stata poi ridotta a 9,8 e scontata del 50% a causa di un concorso di colpa tra società e giocatore. La legge Cartabia che ha rivoluzionato l’ordinamento giuridico italiano sia in materia penale che in materia civile, non permette di conoscere ancora bene i tempi e potrebbero volerci dai trenta giorni ai sei mesi per impugnare la sentenza.
Il Colleggio Arbitrale dopo essersi riunito ha emanato la sentenza che da ragione a Cristiano Ronaldo e condanna la Juventus a risarcirlo. Di seguito il testo integrale:
Il Collegio Arbitrale, pronunciandosi definitivamente, respinta o assorbita ogni altra questione, domanda ed eccezione, anche istruttoria delle parti, 1) in accoglimento della domanda formulata “in estremo subordine” da Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro, accerta la responsabilità precontrattuale della convenuta per i motivi esposti in narrativa e, per l’effetto, considerato il concorso di colpa attribuibile all’attore, condanna Juventus F.C. S.p.A. a pagare a Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro la somma di Euro 9.774.166,66, con la rivalutazione dal dì del dovuto e gli interessi legali dalla richiesta al saldo sulla somma annualmente rivalutata;
2) compensa integralmente tra le parti le spese di difesa, oltre alle spese del Collegio Arbitrale come già liquidate nelle ordinanze emesse durante il procedimento, e poste a carico solidale stesse in ragione, nei soli rapporti 72 interni, della quota del 50% ciascuna. Così deciso a maggioranza, con il dissenso dell’arbitro prof. avv. Roberto Sacchi, in conferenza personale degli arbitri in Milano, nelle date del 15 febbraio 2024, 22 febbraio 2024, 7 marzo 2024 e 10 aprile 2024
La società bianconera ha deciso di impugnare la sentenza emessa dal Collegio Arbitrale nei suoi confronti. La già citata Legge Cartabia però rappresenta ancora una volta un ostacolo, perché non permette di capire con certezza qual’è l’importo massimo contestabile.
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