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Harakiri Colombia, festeggia il Giappone. Male la Polonia, sconfitta dal Senegal. Facile vittoria per la Russia con l’Egitto

Il Gruppo H si apre con la vittoria a sorpresa del Giappone sulla Colombia, in 10 per oltre un’ora a causa dell’espulsione di C. Sanchez. Ottimo esordio per il Senegal di Mané, vittorioso 2-1 contro un’irriconoscibile Polonia. La Russia supera agilmente l’Egitto che segna il gol della bandiera con Salah su rigore

di Francesco Ferrari

COLOMBIA-GIAPPONE 1-2 Marcatori: p.t. 4′ Kagawa rig., 38′ Quintero; s.t. 27′ Osako Colombia (4-2-3-1): Ospina; Arias, Murillo, D. Sanchez, Mojica; C. Sanchez, Lerma; Cuadrado (30′ p.t. Barrios), Quintero (13′ s.t. James Rodríguez), Izquierdo (24′ s.t. Bacca); Falcao. All. Pekerman Giappone (4-2-3-1): Kawashima; Sakai, Shoji, Yoshida, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (34′ s.t. Yamaguchi); Haraguchi, Kagawa (24′ s.t. Honda), Inui; Osako (39′ s.t. Okazaki). All. Nishino Arbitro: Skomina Ammoniti: Barrios (C), James Rodriguez (C); Espulsi: 3′ C. Sanchez (C)La rete di Osako ha regalato al Giappone il successo sulla Colombia (ph. goal.com)Subito una sorpresa nel match d’esordio del Gruppo H. La Colombia, favorita per il passaggio del turno nel gruppo più equilibrato di Russia 2018, inciampa contro un Giappone organizzato e soprattutto con un uomo in più per quasi tutta la partita. Dopo soli 3′ harakiri di C. Sanchez che si sostituisce ad Ospina e para sulla riga di porta: calcio di rigore realizzato da Kagawa; rosso diretto e Cafeteros in 10. Partita in salita per gli uomini di Pekerman che credevano di tenere il possesso palla e invece si ritrovano sotto dopo soli 5′. Farà discutere la scelta di tenere inizialmente in panchina la mente del centrocampo James Rodriguez; infatti sono i nipponici a fare la partita e al 30′ Pekerman decide di rinforzare la difesa togliendo Cuadrado. Al 37′ l’insperato pareggio dei colombiani: Falcao si guadagna una punizione da posizione interessante e Quintero beffa barriera e portiere, davvero non impeccabili, segnando l’1-1. La ripresa è un monologo del primo tempo e il Giappone sfiora la rete del vantaggio in più di una occasione, trovando sempre pronto Ospina e meno la disattenta difesa colombiana, disorganizzata soprattutto sulla fasce, dove Arias vince sicuramente la palma di peggiore in campo. Proprio il difensore è colpevole in occasione della rete di Osako che decide la gara, non riuscendo ad anticiparlo e permettendogli di saltare in mezzo ad altri quattro giocatori. Pekerman, che aveva inserito Bacca come ultimo cambio non ha più idee e la Colombia tenta timidamente di cercare il pareggio senza però essere mai pericolosa. POLONIA-SENEGAL 1-2 Marcatori: 37′ p.t. aut. Cionek (P), 15′ s.t. Niang (S), 39′ s.t. Krychowiak (P) Polonia (4-4-2): Szczesny; Piszczek (dal 37′ s.t. Bereszynski), Cionek, Pazdan, Rybus; Blaszczykowski (1′ s.t. Bednarek), Krychowiak, Zielinski, Grosicki; Lewandowski, Milik (28′ s.t. Kownacki). All: Adam Nawalka Senegal (4-4-2): Kh. N’Diaye; M. Wagué, Koulibaly, S. Sane, Sabaly; Mané, A. N’Diaye, Gueye, Ismaila; M. Diouf (17′ s.t. Ndoye), Niang (31′ s.t. Konate). All: Aliou Cissé Arbitro: Nawaf Shukralla Ammoniti: Krychowiak (P), Sané (S)Una Polonia irriconoscibile cade contro un Senegal cinico e compatto. La gara parte a ritmi molto bassi ma sono i leoni africani a tenere in mano il pallino del gioco, annullando il centrocampo polacco, dove Zielinski, non riuscirà mai a trovare spazi e idee. Dopo qualche rara incursione in area polacca di Niang e soprattutto tanta noia, al 37′ arriva la svolta quando il destro di Gueye, destinato a finire abbondantemente sul fondo viene deviato da Cionek, spiazzando totalmente Sczeszny. Si va a riposo con i polacchi mai vicini al gol. Nel secondo tempo la Polonia prova subito a rialzare la testa ma non riesce mai a rendersi davvero pericolosa, anzi, al 15′ della ripresa la combina davvero grossa quando prima Krychowiak e poi Szczesny, che sbaglia totalmente l’uscita, mettono Niang in condizione di segnare facilmente la rete del 2-0. Il Senegal amministra la gara fino all’86’ quando sugli sviluppi di un calcio piazzato proprio Krychowiak trova la rete che riapre la gara con un bel colpo di testa ad incrociare. Tanta paura nel finale per gli africani che però riescono comunque a conquistare i loro primi tre punti iniziando nel migliore dei modi il Mondiale. Bocciatura per la coppia d’attacco Milik-Lewandowski. RUSSIA-EGITTO 3-1 Marcatori: s.t. 2′ Fathy (aut.), 15′ Cheryshev, 18′ Dzyuba, 29′ Salah rig. Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Zhirkov; Gazinskiy, Zobnin; Samedov, Golovin, Cheryshev (30′ s.t. Kuzyaev); Dzyuba (35′ s.t. Smolov). All. Cerchesov Egitto (4-2-3-1): Elshenawy; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdelshafy; Elneny (19′ s.t. Warda), Hamed; Salah, Elsaid, Trezeguet; Mohsen (38′ s.t. Karhaba). All. Cuper Arbitro: CaceresResiste per tutto il primo tempo il fortino egiziano di Cuper. La Russia domina sin dal 1′ con un ispiratissimo Cheryshev. Il centrocampista del Villarreal, cresciuto nella cantera del Real Madrid è nettamente il migliore in campo insieme a Golovin, già accostato dai più chiacchieroni al mercato estivo italiano. Salah è cercatissimo dai compagni ma nello stesso tempo è anche sorvegliato speciale della difesa russa che non gli concede molto spazio. Il primo tempo si conclude a reti bianche. La ripresa si apre con l’autorete di Fathy che di fatto spegne ogni speranza egiziana. La Russia sale in cattedra e nel giro di 3′ chiude la gara su 3-0 grazie alle reti dello scatenato Cheryshev e Dzyuba. Amaro il gol della bandiera egiziana, realizzato su rigore da Salah al 75′. L’Egitto è praticamente eliminato dal Mondiale mentre i padroni di casa della Russia sono con un piede già verso gli ottavi e, per ora, hanno il miglior attacco del torneo con otto reti in due partite.

Francesco Ferrari

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