Negli ultimi giorni di mercato, sembrava che ormai Paulo Dybala fosse prossimo a dire addio alla Roma dopo appena due anni. La Joya, autrice di un rendimento di un rendimento da campione assoluto con i giallorossi nonché icona assoluta della Serie A degli ultimi 10 anni, ha invece intrapreso una scelta decisamente inaspettata.
Nella serata di ieri, anticipando in maniera netta anche i canali social della Roma, Dybala ha annunciato infatti di voler rimanere a Roma, con un post su Instagram che risultava pressoché inequivocabile sulla sua presenza nella partita di domenica.
Una scelta in un certo senso romantica, se si considera che dall’Arabia Saudita erano arrivate offerte faraoniche soprattutto in termini di ingaggio. Alle porte dei 31 anni Paulo ha però deciso di rimanere a Roma, seguendo le orme di alcune grandi bandiere del passato che di fronte al denaro aveva fatto parlare il cuore.
Il primo caso illustre di bandiera del calcio italiano di un certo livello disposta a rimanere anche in una piccola realtà è senz’altro Gigi Riva.
Riconosciuto all’unanimità come uno dei migliori calciatori italiani di sempre nonché come uno dei più puri a livello umano, Rombo di Tuono era sempre stato un oggetto del desiderio di alcuni dei principali Club italiani. Non era mancata l’inevitabile corte da parte della Juventus nelle annate immediatamente successive allo storico scudetto del 1970, ma il legame tra Gigi Riva e la città di Cagliari era troppo forte affinché potesse finire in quel modo.
Nonostante una prospettiva economica tutt’altro che banale da parte della società più vincente della storia del campionato italiano, Gigi Riva rinunciò di buon grado alla corte della Juventus, non rinunciando mai all’amore incommensurabile che provava per la città di Cagliari.
Manchi come pochi altri, Gigi.
Un’altra pagina parecchio nota riguardo ad alcune bandiere del calcio italiano è senz’altro rappresentata dall’attaccamento intramontabile tra Francesco Totti e la Roma.
Un legame pressoché indissolubile, impossibile da abbattere in 25 anni dal 1992 al 2017 conditi da tanti momenti memorabili per i giallorossi e per il Pupone stesso. Ancora oggi Totti è mosso da un grande senso di orgoglio e di appartenenza territoriale per aver rinunciato alla corte della Real Madrid sotto la prima presidenza di Florentino Perez.
Negli ultimi anni avrebbe addirittura affermato di sentirsi lusingato di fronte alla proposta di un ruolo dirigenziale per i Blancos, ma avrebbe rinunciato anche a quell’offerta come segno d’amore per la città di Roma nella quale è nato e cresciuto calcisticamente e soprattutto umanamente.
Il suo rifiuto nei confronti del Club più vincente della storia del calcio è ancora oggi negli annali del calcio italiano, divenuto ormai simbolo di lealtà e d’amore nei confronti della squadra che si ama sin da bambini.
Benché abbia giocato in una squadra dal prestigio storico innegabilmente superiore a quello della Roma di Francesco Totti, anche Alessandro Del Piero si è ritrovato di fronte a scelte tutt’altro che banali nel corso della sua parabola a tinte bianconere.
L’episodio più noto riguarda senz’altro la retrocessione della Juventus in Serie B sotto i colpi della sentenza di Calciopoli. In quella circostanza, Pinturicchio non ebbe dubbi sulla sua scelta, nonostante ci fosse la corte di Sir Alex Ferguson per portare al Manchester United.
Nonostante si fosse sentito lusingato dall’onore di essere chiamato direttamente da uno dei tecnici più vincenti, amati e rispettati della storia del calcio, Del Piero mise al primo posto l’amore per la Juventus, guidandola da capitano anche in Serie B per la promozione in Serie A.
Perché come disse lo stesso Alessandro Del Piero, “Un Cavaliere non lascia mai la sua Signora”.
A differenza di Francesco Totti che è nato, vissuto e cresciuto a Roma, Javier Zanetti arrivava dall’Argentina come un giovane dalle belle speranze.
Nessuno però si sarebbe aspettato nel lontano 1995 che proprio quell’argentino proveniente dal Banfield si sarebbe consacrato come una delle massime icone della storia dell’Inter, fino a divenirne capitano per più di 15 anni conditi da quello spirito inconfondibile di lealtà, sportività e rispetto nei confronti di tutti, compagni ed avversari.
Le sue grandissime qualità agonistiche e caratteriali lo avevano reso riconosciuto in giro per il mondo per quello che era il suo valore, tanto che il Manchester United e il Real Madrid, due delle squadre più forti d’Europa di quegli anni, tentarono un assalto alle sue performance. Non se ne poté proprio discutere, con Pupi che mise al primo posto l’amore per l’Inter anche in stagioni in cui per i nerazzurri c’erano molte più delusioni cocenti che trionfi grandiosi.
A 34 anni ormai compiuti e forti di due titoli di capocannoniere vinti consecutivamente in Serie A nel biennio 2009-2011, era logico pensare che Antonio Di Natale potesse aspirare a qualcosa di più grande per la sua carriera.
Storiche sono state le offerte che arrivavano dalla Juventus in quegli anni, quando la Vecchia Signora aveva bisogno di un nuovo leader tecnico per provare a rilanciarsi quanto prima nel calcio che contava dopo un periodo decisamente burrascoso.
A poco servì fare la corte a Totò, in quanto fu lui stesso a declinare le offerte da parte di Madama per rimanere in Friuli Venezia Giulia. Perché ormai nella città di Udine aveva avuto modo di delineare il suo amore per quei colori, tanto da consacrarsi come una delle ultimissime bandiere della storia del calcio italiano.
Benché la scelta di Dybala sia stata senz’altro coraggiosa al cospetto di 75 milioni di euro offerti dall’Arabia Saudita per tre anni, può risultare un po’ prematuro considerarlo una bandiera della Roma.
Ciò che è certo è che la sua decisione è apparsa decisamente coraggiosa, specialmente alla luce dei tanti dubbi che si avevano sul fatto che sarebbe rimasto in giallorosso. Lui che per anni era stato una specie di icona della Juventus prima del suo addio nel 2022 e sul quale vi erano tanti dubbi il merito alla sua permanenza nella città capitolina dopo l’addio di José Mourinho.
Non è stato così, con Dybala che ha intrapreso una strada tutt’altro che banale che lo priverà di un bel gruzzoletto di soldi, ma che gli consentirà di entrare definitivamente nel cuore del tifo giallorosso.
Il mercato bianconero vicino ad una svolta in uscita: la cessione può stoppare, lo vuole…
Il club bianconero sogna in grande coi due big della Nazionale italiana: nuovo scenario dopo…
Il mercato della Juve, ancora alle prese con le mancate uscite degli esuberi tecnici, non…
Cresce l'attesa, manca poco: Diletta Leotta sta arrivando su Netflix, ecco che cosa succederà a…
Sta succedendo nelle ultime ore in casa bianconera: Juventus-Yildiz, nessuno si aspettava che sarebbe accaduto…
Il campione altoatesino torna protagonista nei discorsi della leggenda del tennis azzurro: sfogo amaro, ecco…