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Match analysis: ecco nel dettaglio il Brescia di Eugenio Corini

Dopo la vittoria rimediata in extremis contro la Spal, il Bologna cercherà di fare bottino pieno anche contro il Brescia di Eugenio Corini. Nel dettaglio, l’analisi tattica dei lombardi CURIOSITÀ STATISTICHE: IL BOLOGNA NON ESPUGNA IL RIGAMONTI DAL 1998 Sono 58 i confronti ufficiali tra le due squadre e lo score è di: 25 vittorie per il Bologna, 17 pareggi e 16 vittorie per il Brescia.Nell’ultimo confronto, in Serie B nella stagione 2014/15, la gara terminò 1 a 1. Il Bologna non espugna il Rigamonti, in una gara di campionato, dal 26 aprile 1998 quando una doppietta di Baggio e una rete di Paganin stesero i lombardi per 3 a 1. Dopo, 10 confronti caratterizzati da 7 pareggi e 3 sconfitte. D’altro canto, i numeri di Siniša Mihajlović contro il Brescia ed Eugenio Corini sono tutti positivi. Nella sua carriera da allenatore, il serbo ha affrontato le Rondinelle per 3 volte ottenendo 2 vittorie ed 1 pareggio. Mentre, contro Eugenio Corini, in 3 occasioni ha sempre fatto bottino pieno. IL BILANCIO DELLE RONDINELLE DOPO LE PRIME DUE GIORNATE Appena un gol fatto ed uno subito, questo è il bilancio in termini di reti fatte ed incassate dal Brescia dopo le prime due giornate. Se il Bologna è la squadra con la percentuale più alta di possesso palla (64.9%), il Brescia è penultima in questa particolare classifica con il 41.1%. Da considerare, però, che entrambe le gare sono state disputate in trasferta: prima a Cagliari e poi a San Siro contro il Milan. Sul piano della costruzione del gioco, con 615 passaggi, il Brescia è la quarta squadra ad averne effettuati di meno. Sono 16 i tiri realizzati, un numero che la rende anche in questo caso la squadra con minori tentativi all’attivo. Un altro dato curioso è che nelle prime due gare ai lombardi sono stati fischiati ben 11 fuorigioco, il numero più alto della Serie A finora. Un occhio di riguardo alle statistiche legate all’aspetto difensivo. 4^ squadra per palloni intercettati (103), 4^ per duelli aerei (105) e 5^ per falli commessi (30). GLI UOMINI CHIAVE: CHANCELLOR, BISOLI, TONALI E DONNARUMMA Arrivato dall’Al Ahli, Jhon Chancellor ha mostrato già nelle prime gare le sue principali caratteristiche. Il difensore centrale è stato impiegato sempre dal 1’, scalzando di fatto l’esperto Daniele Gastaldello. Alto 198 cm, ha subito sfruttato questo aspetto. Infatti, il venezuelano è il 4° giocatore della Serie A per duelli aerei effettuati. Chancellor è un giocatore che non forza la giocata ma cerca sempre il passaggio semplice.Sandro Tonali e Dimitri Bisoli sono due centrocampisti fondamentali nello scacchiere tattico di Eugenio Corini; sia per l’equilibrio e sia per la sostanza che riescono a dare a tutta la squadra. Il classe 2000, nella prime due gare, ha già dimostrato parte del suo potenziale disputando delle discrete prestazioni. Indubbiamente, il 19enne è il giocatore con il tasso di qualità più alto rispetto ai sui compagni ma ha fornito anche tanta quantità. Contro il Milan, spesso ha cercato le punte senza vedere dimostrandosi preciso e dotato di una forte personalità nonostante la sua giovane età. Dei due, Dimitri Bisoli è sicuramente quello che offre più quantità. Primo giocatore del Brescia per duelli difensivi, 5° della Serie A per cross tentati e tre fuorigioco fischiati a sfavore. L’ultimo dato evidenzia come Bisoli sia importante anche negli inserimenti senza palla e soprattutto quando deve dare profondità.L’assenza per infortunio di Torregrossa, la squalifica di Balotelli e con un Matri non ancora al meglio sono le condizioni che hanno già formato, sorprese a parte, il duo d’attacco titolare: DonnarummaAyè. L’attaccante italiano è un giocatore che aleggia molto nella linea dei difensori, finendo spesso in fuorigioco. Non è statico e non da quindi molti punti di riferimento, dentro l’area può essere micidiale. Contro il Milan Torregrossa ha fatto vedere cose molto interessanti soprattutto senza palla, era l’attaccante che si abbassava di più a dare una mano in fase difensiva svolgendo quindi un lavoro di raccordo. Con Ayè in campo la situazione sarà un po’ diversa, anche se Corini gli chiederà di fare in parte il lavoro di Torregrossa. Il francese è un giocatore molto veloce e tecnico e l’allenatore del Brescia vorrà sfruttare su tutti la sua qualità atletica. L’ASSETTO TATTICO: UN 4-3-1-2 CON UNA PRECISA IDEA DI GIOCODopo due gare, il Brescia ha già dimostrato di avere una certa organizzazione e solidità. Contro il Bologna Eugenio Corini andrà verso la riconferma del 4-3-1-2, un sistema dettato da precisi ideali tattici. L’allenatore lombardo vuole una squadra che giochi a calcio: impostazione della manovra dalla difesa, circolazione rapida della palla a terra, tentare il meno possibile i lanci lunghi e cercare con velocità e rapidità i tre centrocampisti. Una situazione ricorrente vista a San Siro è che il portiere del Brescia, Joronen, spesso si è appoggiato immediatamente sul terzino destro che, a sua volta, ha girarato la palla sui centrali che successivamente hanno servito il terzino opposto. Una volta arrivato a sinistra, il pallone è stato prontamente scaricato sulle punte. In fase difensiva la squadra cerca di coprire in ampiezza, è abile nel chiudere tempestivamente le linee di passaggio e nel fare soprattutto densità nella zona centrale del campo. Fondamentale è il lavoro delle due mezzali che, in fase di non possesso, sono deputati alla chiusura immediata sui terzini avversari. Eugenio Corini contro il Milan non ha rinunciato ad un pressing molto alto negli ultimi metri. Una scelta molto coraggiosa che, se efficace, può proiettare la squadra subito davanti al portiere ma in caso contrario si corrono molti rischi soprattutto se gli avversari sono abili ad uscire con la palla. Il Bologna dovrà sfruttare bene le corsie laterali. Centralmente il Brescia riesce a fare molta densità e con le sovrapposizioni dei terzini sugli esterni bassi si possono creare i maggiori pericoli. Lato debole del Rondinelle è quello destro; se Martella non recupererà la chiave della partita potrebbe essere quello di puntare costantemente l’adattato Mateju. Determinante potrebbe quindi essere Orsolini. (Fonte dati: Wyscout, InStat-Fonte foto copertina: MilanLive)

Simone Biancofiore

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