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A Torino Fabbri va in tilt, Abisso a Roma prende la decisione giusta

Nell’ultima giornata ancora Var protagonista. Fabbri nega due rigori al Milan e toglie un gol alla Juve, bravo Abisso a Roma. Pairetto generoso col BolognaNon voglio entrare sul discorso VAR, conoscete benissimo ormai il mio pensiero, ma il problema vero che si ripete da diversi anni è la mancanza di arbitri che meritano veramente la serie A. A parte Orsato, Rocchi, Irrati e qualche emergente come Di Bello, per il resto c’è il vuoto. Sabato sera Juventus-Milan doveva essere la gara del tanto sospirato salto di qualità di Fabbri ed invece il fischietto di Ravenna è andato completamente in tilt con decisioni piuttosto dubbie. Sudditanza? Si parla tanto di sudditanza nei confronti dei bianconeri ma io credo che indirettamente è proprio la Juventus a rimetterci per un danno d’immagine causata dall’immaturità di alcuni arbitri e la partita di sabato ne è l’ennesima testimonianza. Infine vorrei dire ai dirigenti AIA, in questo caso al designatore della CAN, che fermare un direttore di gara o non fare dirigere fino a fine stagione una determinata società allo stesso, serve solo a danneggiare l’arbitro. PARMA – TORINO (0-0): Arbitro Doveri di Roma 1 (Posado – Di Iorio), IV° Marinelli, VAR: Giacomelli, AVAR: Vuoto. Gara priva di contenuti e senza episodi da visionare. Parma e Torino si dividono la posta in palio. JUVENTUS – MILAN (2-1): Arbitro Fabbri di Ravenna (Ranghetti – Del Giovane), IV° La Penna, VAR: Calvarese, AVAR: Tolfo. La solita gara spigolosa quando si affrontano due grandi che hanno fatto la storia del nostro calcio. Come successo all’andata i bianconeri affossano il Milan. Juventus rimaneggiata, in attesa della delicata sfida di Champions ad Amsterdam contro l’Ajax e primo tempo in mano ai rossoneri. L’unica nota stonata è Fabbri di Ravenna che da quando è stato nominato internazionale, non riesce ad essere l’arbitro dei tempi migliori. Questa contesa doveva essere la sua consacrazione tra gli arbitri di élite della serie A ed invece ha fallito la prova lasciando molto a desiderare con errori tecnici e disciplinari a volte senza senso e soprattutto con mancanza di credibilità nelle sue decisioni. Abisso per gli errori di Firenze è stato fermato, Fabbri? Vedremo. 34’: Calhanoglu scende sulla fascia destra e mette al centro dell’area bianconera ma Alex Sandro interpone il braccio destro sul pallone e devia in corner. Calvarese al VAR, richiama Fabbri a rivedere l’episodio e quest’ultimo inspiegabilmente decide per il calcio d’angolo dopo il review. 59’: Netto il fallo in area rossonera che subisce Dybala da Musacchio. C’è poco da dire, bravo l’argentino bianconero quasi a cercarselo, ma ingenuo il difensore milanista: rigore sacrosanto e lo stesso Dybala realizza. 76’: Annullato inspiegabilmente da Fabbri un gol alla Juve. Pianjc batte un corner dalla destra del portiere milanista, Kean salta di testa e mette in rete. Vi sono due calciatori rossoneri che cadono, ma nessuno li tocca. 87’: Sul risultato di 2 a 1 per la Juve, Mandzukic scalcia vistosamente Romagnoli dentro l’area di porta bianconera, Del Giovane (assistente nr. 2) è sulla traiettoria, ma soprattutto Calvarese al VAR non segnala nulla all’arbitro. PERCHE’? Manca l’espulsione del croato e il penalty per il Milan. Gara da dimenticare, non solo per la direzione di Fabbri. SAMPDORIA – ROMA (0-1): Arbitro Mazzoleni di Bergamo (Vivenzi – Cecconi), IV° Volpi, VAR: Guida, AVAR: Tonolini. La Roma resta in corsa per il 4° posto grazie al gol vittoria del suo capitano De Rossi.  75’: Il silent check tra Mazzoleni e Tonolini all’AVAR conferma la regolarità della rete. Sul colpo di testa di Schick, l’estremo difensore blucerchiato respinge tra i piedi di De Rossi che è tenuto in gioco da Gabbiadini. FIORENTINA – FROSINONE (0-1): Arbitro Chiffi di Padova (Carbone – Rossi L.), IV° Prontera, VAR: Nasca, AVAR: Tasso. Seconda vittoria consecutiva dei ciociari e punti utilissimi per la salvezza, mentre i viola restano a digiuno di vittorie in casa dal 16 dicembre. Ci pensa la bandiera e capitano dei frusinati Daniel Ciofani a risolvere la contesa all’84’.UDINESE – EMPOLI (3-2): Arbitro Orsato di Schio (Peretti – Tegoni), IV° Ros, VAR: Massa, AVAR: Alassio. Spareggio salvezza alla “Dacia Arena” di Udine e i friulani, due volte in svantaggio contro un bell’Empoli, fanno loro la posta in palio nonostante l’inferiorità numerica dal 63’ per l’espulsione, per doppia ammonizione, di Zeegelaar. Orsato dirige bene come sempre e decreta al 40’ il rigore che consente all’Udinese di agguantare il pari del 2 a 2. Maietta trattiene vistosamente Lasagna in area toscana e De Paul realizza. CAGLIARI – SPAL (2-1): Arbitro Banti di Livorno (Bindoni – Paganessi), IV° Pezzuto, VAR: Di Bello, AVAR: Costanzo. 18’: cross dalla sinistra in area cagliaritana, Ceppitelli interviene nei pressi della porta in modo scoordinato ed evita furbescamente con una mano che il pallone finisca a Paloschi. Banti non si avvede, ma Di Bello al VAR lo richiama al review e decreta il calcio dagli undici metri realizzato da Antenucci. 82’: qualche dubbio sul gol annullato al Cagliari, forse per un fallo su Viviano da parte di Pavoletti. Non c’è nessun intervento del VAR o silent check, Banti si assume la decisione. INTER – ATALANTA (0-0): Arbitro Irrati di Pistoia (Lo Cicero – Marrazzo), IV° Maresca, VAR: Rocchi, AVAR: Di Liberatore. Irrati arbitra decisamente bene una gara molto delicata. Qualche episodio veniale di poca entità. LAZIO – SASSUOLO (2-2): Arbitro Abisso di Palermo (Preti – Mondin), IV° Sacchi, VAR: Manganiello, AVAR: Longo. 49’: calcio di rigore per la Lazio. Patrick cerca di mettere una palla al centro dell’area ma viene intercettata da Locatelli in area di rigore emiliana, la sfera prima colpisce il fianco del giocatore e poi finisce sul braccio destro dello stesso. Decisione non facile per Abisso che viene richiamato al VAR per rivedere personalmente l’episodio. Il braccio di Locatelli per quanto mi riguarda è piuttosto largo e questa è un’eccezione quando c’è un’immediata deviazione e poi finisce sul braccio o sulla mano e quindi involontarietà. In questo caso Locatelli, per quanto mi riguarda, non doveva andare con le braccia così larghe e Abisso credo che abbia visto bene. Una cosa è certa, anche se non l’avesse dato, ci sarebbero state polemiche. NAPOLI – GENOA (1-1): Arbitro Pasqua di Tivoli (Bottegoni – Bresmes), IV° Rapuano, VAR: Aureliano, AVAR: Fiorito. Il Napoli con la testa a Londra per la sfida di Europa League di giovedì prossimo contro l’Arsenal, non va oltre il pari contro un ottimo Genoa che nonostante in dieci dal 27’ per l’espulsione di Sturaro, riesce ad agguantare il giusto pari. Ritornando all’episodio chiave della gara, Sturaro viene prima ammonito da Pasqua ma Aureliano al VAR lo richiama e dopo il review l’arbitro decide giustamente di espellere il genoano per la brutta entrata a martello sulla gamba destra di Allan. BOLOGNA – CHIEVO (3-0): Arbitro Pairetto di Nichelino (Schenone – Valeriani), IV° Ghersini, VAR: Mariani, AVAR: Di Vuolo. Partita delicata per il Bologna ma non per il Chievo ormai predestinato. Tuttavia 9 ammoniti, compreso il doppio giallo per l’espulsione di Bani, sono decisamente troppi e tanti sono anche i dubbi e le perplessità sui due rigori assegnati ai rossoblù nel giro di pochi minuti. I felsinei vincendo contro i clivensi, escono dalla zona retrocessione adesso a +2 sull’Empoli. 10’: Bologna in rete con Orsolini che riceve un bel passaggio da Soriano, gol prima assegnato ma giustamente annullato dopo il silent check per l’offside dello stesso realizzatore. 32’: i bolognesi invocano un calcio di rigore per un fallo di mano in area veronese, ma Pairetto, dopo il solito check con Mariani al VAR, fa continuare. Il tocco di mano di Rigoni è del tutto involontario. 64’: Soriano entra in area e tenta di superare due avversari del Chievo, Andreolli e Barba, con un dribbling e cade. Pairetto senza esitazione punisce un fallo (di chi?). Solito siparietto con il silent check e il VAR conferma un rigore molto dubbio. Pulgar realizza dagli undici metri. 67’: secondo rigore per il Bologna, questa volta è Sansone a cadere giù in area forse toccato dal difensore veronese Bani, dico forse. Molte perplessità anche su questo secondo penalty. Ancora una volta il cileno Pulgar dagli undici metri che realizza.

Francesco Sampirisi

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