Dal campionato di Serie A alla Supercoppa Italiana, passando per la Coppa Italia. Cambiano le competizioni, ma ormai il denominatore comune è sempre lo stesso. Una pioggia di critiche nei confronti di arbitri, assistenti e Var stanno rendendo la stagione 2023/24 decisamente da dimenticare per i fischietti italiani. Ma vi siete mai chiesti quanto percepiscono i direttori di gara per arbitrare gli incontri della massima serie italiana? Ve lo sveliamo noi.
Stando ai dati forniti da calcioefinanza.it, lo stipendio medio di un arbitro di Serie A si attesta intorno a 3.800 euro a partita. Per gli assistenti, noti come “guardalinee”, il compenso scende a 1.000 euro, mentre per il quarto uomo a bordo campo siamo a 500 euro. L’arbitro al Var guadagna 1.500 euro, e i suoi assistenti ricevono 700 euro. Inoltre tutti godono di rimborsi per le spese di vitto e alloggio e la maggior parte di loro svolge anche un’altra professione, poiché l’arbitraggio non costituisce un impiego a tempo pieno.
Se per gli arbitri di campo il compenso è variabile, non è così per il designatore arbitrale per i campionati di Serie A e Serie B. Gianluca Rocchi, infatti, riceverebbe dalla Federazione un lauto compenso, un vero e proprio stipendio da Vip, pari a una cifra di circa 500 mila euro all’anno. Una cifra monstre che si avvicina a quella percepita da alcuni calciatori di Serie A.
L’ascesa degli arbitri inizia nei campionati dilettanti, con guadagni che vanno dai 30 euro agli 800 euro per trasferte superiori a 300 km. Anche in Serie D, le cifre non variano significativamente, ma si aggiungono i buoni pasto.
Lo stipendio inizia a crescere dai 200 euro in su a partita quando si dirigono incontri di Serie C, e le cifre diventano più consistenti per le trasferte lontane da casa. In Serie B, un arbitro riceve 1.700 euro più rimborsi spese, segnando un notevole salto dalla C alla B.
Discorso diverso va fatto invece per la Coppa Italia, per cui le cifre cambiano in base al punto della competizione nel quale si scende in campo. La retribuzione dei direttori di gara infatti cambia in base al turno: fino agli ottavi di finale il corrispettivo garantito all’arbitro è di 1.000 euro. Valore che sale a 1.500 euro per i quarti e 2.000 euro per la semifinale. La direzione della finale della competizione invece vale per un arbitro tanto quanto una gara di Serie A: 3.800 euro.
Lo stipendio degli arbitri è proporzionale all’esperienza: il numero di partite dirette testimonia la fiducia e la preparazione del direttore di gara. Il guadagno dipende non solo dalla quantità di incontri arbitrati, ma anche dal ruolo svolto durante la partita. Le cifre riflettono i rischi che gli arbitri corrono e garantiscono copertura contro qualsiasi tentativo di corruzione.
Oltre al compenso per singola partita, si aggiunge una quota fissa variabile in base all’anzianità dell’arbitro e alla sua qualifica di internazionale (capace di dirigere gare nazionali o di Champions ed Europa League). La quota fissa varia da circa 90.000 euro per un arbitro internazionale a 30.000 euro per i nuovi arbitri in Serie A. In totale, considerando quota fissa e gettoni di presenza, un arbitro di Serie A può percepire fino a un massimo di 200.000 euro lordi.
Al termine della stagione 2022-23, calcioefinanza.it ha pubblicato la classifica dei 30 fischietti che hanno guadagnato di più nel corso dell’ultimo campionato (calcolata sui compensi lordi ricevuti per ciascuna partita tra campo, Var, aVar e quarto ufficiale – ma che non tiene conto dello stipendio fisso percepito da ciascun direttore da)ciascun direttore di gara).
Al decimo posto troviamo Antonio Rapuano con un guadagno lordo di 64.000 euro. Al nono c’è Daniele Orsato con 65.200 euro, all’ottavo Rosario Abisso con 67.800 euro, poi Marco Di Bello con 70.200 euro e Maurizio Mariani con 72.000 euro. Nel gradino più basso della top five compare Davide Massa con un guadagno di 73.300 euro mentre al quarto posto Fabio Maresca con 73.700 euro. A chiudere la graduatoria è il podio composto da Daniele Doveri (76.700 euro), Michael Fabbri (76.900 euro) e Daniele Chiffi che ha maturato un guadagno di 86.800 euro.
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