Carlos Sainz ha iniziato la stagione in maniera superlativa. Podio nella prima gara e vittoria ieri in Australia. In mezzo la gara saltata dell’Arabia Saudita a causa dell’intervento chirurgico per l’appendicite. Tutto paradisiaco verrebbe da dire. E sarebbe anche vero, se il pilota spagnolo non fosse però all’ultimo anno di contratto con la Ferrari, appiedato per far posto a Hamilton a partire dalla prossima stagione. E il fatto che il sette volte campione del mondo abbia invece iniziato molto male, per lui un magro bottino di 8 punti in tre gran premi disputati, mette ulteriore pepe ad una vicenda che si sta già facendo intrigante. Molti tifosi della Rossa stanno storcendo il naso. Ma con il senno di poi, è sempre facile.
Charles Leclerc si trova momentaneamente secondo nella classifica piloti, in vantaggio di 7 punti rispetto a Sainz. Se si considera però la gara in meno corsa dallo spagnolo, è evidente come quest’ultimo stia facendo meglio in questo primo scorcio di stagione (sarebbe probabilmente primo in classifica generale davanti a Verstappen). Il monegasco, probabilmente, inizierà a ricevere più attenzioni da qui in avanti: essendo lui la guida futura del team riceverà infatti più ascolto in termini di aggiornamenti e sviluppo della SF24, mentre Carlos sarà man mano escluso in ottica 2025, per non avvantaggiare poi la concorrenza e, soprattutto, quella che sarà la sua prossima squadra. Oltre a questo aspetto va evidenziato, a onore di cronaca, che la Mercedes w15 ha dei limiti evidenti e fatica a trovare la quadra giusta. Hamilton però è veramente in difficoltà al momento, sempre alle spalle del compagno di scuderia Russell. Il contratto Lewis-Ferrari è stato firmato e indietro non si torna; è chiaro però, che qualora le sue difficoltà continuassero, o, Sainz finisse la stagione addirittura davanti a Leclerc, la situazione sarebbe quasi paradossale. Lo scambio è avvenuto troppo presto? Questo si chiedono i tanti tifosi della Ferrari, unica, forse, nota stonata nel dolce risveglio post gran premio di Melbourne. La questione però è una: la scelta di Hamilton è dovuta chiaramente al talento di uno dei migliori piloti della storia della F1, ma è stata dettata anche da molti altri fattori. Marketing, sponsor, interesse nel lavorare con l’inglese di tecnici e ingegneri vari. Per la scuderia di Maranello era un’occasione troppo ghiotta per essere lasciata sul tavolo ed era giusto accettarla. Solo il futuro e la pista ci riveleranno poi l’effettiva correttezza di tale decisione.
Come ribadito dallo stesso Sainz nel post gara ieri, lui è attualmente disoccupato in vista del prossimo anno. Un dipendente di lusso che tanti capi vorrebbero nel loro gruppo. Inizialmente sembrava quasi certo un suo passaggio in Sauber, in vista dell’ingresso in F1 di Audi a partire dal 2026. Davanti però al livello mostrato dal figlio d’arte, è logico che Mercedes con Toto Wolff e Red Bull con Helmut Marko (qualora dovesse rimanere) non possano che farci un pensiero. Il team tedesco deve rimpiazzare appunto Hamilton, la scuderia di Milton Keynes invece deve scegliere cosa fare con Sergio Perez e monitorare la questione Horner-Verstappen. La stagione 2024 è appena iniziata, ma il mercato in chiave 2025 è già caldo.
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