– di Calogero Destro –
A San Siro si sfidano due squadre palesemente in crisi. L’Inter, padrona di casa, è reduce infatti da bene 8 partite senza vittorie (10, se si considera anche la Coppa Italia). Dai sogni scudetto, la squadra di Spalletti è passata alla fobia dell’ennesima stagione da incubo. Ma non se la passa tanto meglio il Bologna, che arriva al “Meazza” con soli 3 punti conquistati (contro il Benevento) nelle ultime 5 partite. Spalletti sceglie di cambiare qualcosa nell’undici iniziale, inserendo Karamoh (per Candreva) a completare il tridente con Eder (out Icardi) e Perisic. Donadoni risponde con un attacco ‘leggero’: panchina per Destro e Palacio ad agire da prima punta, con Di Francesco e Orsolini a supporto dell’argentino. La partita- Passano solo due minuti e i nerazzurri trovano il vantaggio, con Eder (al secondo centro consecutivo dopo quello col Crotone) bravo ad incunearsi tra le maglie della difesa rossoblù e a bucare Mirante con un diagonale preciso. Il Bologna sembra subire il colpo, ma dopo un primo quarto d’ora di sofferenza comincia ad affacciarsi con maggiore continuità nella metà campo avversaria. Al 21′ Palacio spaventa San Siro con un colpo di testa su cui Handanovic si supera. Ma tre minuti dopo, l’argentino sfrutta l’incredibile svirgolata di Miranda per fulminare il portiere sloveno appena dentro l’area di rigore. “El Trenza” – 139 presenze in 5 anni all’Inter – non esulta, e il pubblico del ‘Meazza’ lo premia con un lungo applauso. L’Inter non riesce più a riprendere in mano il pallino del gioco. La squadra di Spalletti è in confusione, anche se sull’errore marchiano di Gonzalez in fase d’uscita potrebbe colpire con Perisic, che però calcia debolmente verso la porta di Mirante. Il Bologna si difende con ordine e prova a ripartire, ma pecca sempre nell’ultimo passaggio. Si rientra dunque negli spogliatoi sull’1-1.Nelle ripresa i nerazzurri partono subito forte, sfiorando il vantaggio prima con l’inzuccata di Lopez (entrato al posto di un disastroso Miranda) che s’infrange sulla traversa. Poi sul traversone di Karamoh, che Perisic, ben appostato sul secondo palo, spedisce alto. Ma gli ospiti faticano ad uscire dalla propria metà campo e capitolano infine al 62′, sul gran mancino di uno scatenato Karamoh, che fulmina Mirante dai 20 metri. Donadoni inserisce allora Falletti per uno spento Orsolini e l’uruguagio avrebbe subito la una buona chance per il pari al 65′, ma la spreca malamente. Al 67’, L’ingenuità di Mbaye costa il secondo giallo al senegalese, che lascia in 10 i felsinei. Il Bologna è costretto ad abbassare ancora il proprio baricentro, non riuscendo più a superare la metà campo. Al 72’ Donadoni mette Torosidis per Poli, mentre Spalletti concede l’ovazione di San Siro a Karamoh, rilevato da Gagliardini. All’80’ Donadoni si gioca anche la carta Avenatti al posto di Di Francesco (pesante bocciatura per Destro), con l’uruguagio che va ad affiancare Palacio. L’Inter sembra in perfetto controllo, ma sull’imbucata di Falletti, D’Ambrosio tocca il pallone con la mano. Valeri va a rivedere l’azione al VAR, ma decide di confermare la decisione di partenza e non concede il penalty, facendo infuriare Donadoni. Il Bologna non approfitta della fase di confusione dell’Inter, che non riesce a controllare al meglio la partita, con una chance di Palacio che non viene sfruttata all’86’ per merito di uno straordinario Handanovic. Il VAR si ripresenta nel finale, nel recupero inoltrato per segnalare un’entrata scellerata di Masina, cacciato da Valeri con il rosso diretto. Al triplice fischio l’Inter ritorna alla vittoria dopo ben 8 partite a digiuno, e rivede la luce in fondo al tunnel. il Bologna, perde la testa nel finale, arriva a quota 6 sconfitte nelle ultime 7 partite. il buio cala sul sipario rossoblù.
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