Pesanti parole di accusa da parte del giornalista Paolo Bargiggia nei confronti di Romelu Lukaku, attaccante dell'Inter e del Belgio. Lukaku, negli scorsi giorni, è stato protagonista di un'intervista a 360 gradi con la CNN, in vista degli Europei 2020. Tra le sue dichiarazioni, ha avuto molta rilevanza il passaggio relativo al razzismo: “Penso che il razzismo nel calcio in questo momento sia al massimo storico. Perché? Anche a causa dei social media ora". In seguito, poi, ha parlato della sua esperienza personale qui in Italia riguardo al tema del razzismo: "In Italia, quando è successo a me direttamente (durante Cagliari-Inter, ndr), c'era qualcosa che si faceva perché la Serie A comunicava davvero con me e la mia squadra. E in pratica abbiamo cercato di educare le persone per una cosa che non va bene, perché l'Italia è un paese bellissimo e sono stato accettato davvero bene da tutti, sia dai tifosi di casa che da quelli in trasferta. Penso che quando è successo, qualcosa è cambiato. È quello che dovrebbero fare tutte le leghe. Dovrebbero parlare con i giocatori e fondamentalmente cercare di iniziare a fare le cose con i giocatori e con le loro squadre".
Il giornalista ex Mediaset Paolo Bargiggia ha duramente criticato le frasi di Lukaku, reo di aver attaccato l'Italia. Ecco cosa ha scritto sul suo sito (PaoloBargiggia.it): “Nel calcio, come nella vita in generale, prima di fare accuse bisognerebbe guardarsi allo specchio e farsi un’esame di coscienza. In un mondo in cui il Black Lives Matter dilaga con accuse di finto razzismo, ogni scusa è buona per compiacere il Pensiero Unico; questo è il caso di Lukaku che in un’intervista rilasciata alla CNN a pochi giorni dall’Europeo, dichiara che il razzismo in Italia è ai massimi storici”. Bargiggia, poi, spiega il suo punto di vista: “Ci viene da chiedere, come si possa pensare che in Italia ci sia un problema di razzismo nel calcio quando le squadre pullulano di calciatori di colore; provocatoriamente, ci chiediamo inoltre come può pensarlo un giocatore dell’Inter, dato che la rosa di quest’anno era composta da solo 6 italiani”.
Il giornalista, poi, si sofferma ulteriormente su un passaggio delle dichiarazioni del belga e propone un confronto tra Italia e Francia: “Successivamente, però, dichiara: <<Penso che quando è successo (riferendosi alla partita sopracitata), qualcosa è cambiato. È quello che dovrebbero fare tutte le leghe…>>. Ammette così che, a suo avviso, anche altri campionati ed altri tifosi sono razzisti; ci piacerebbe però che guardasse qualche dato. Per capire l’assurdità dell’affermazione, facciamo un esempio con una Nazione “nostra vicina di casa”: la Ligue 1 è formata dal 49% da giocatori stranieri. Bisogna considerare, inoltre, che le squadre francesi sono composte quasi esclusivamente da calciatori di colore. (…) Con la scusa del razzismo Lukaku si dimostra fazioso, pronto ad alimentare il razzismo al contrario, proprio in un Paese come l’Italia dove vengono accolti tutti ma proprio tutti”.
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